Linguaggi non convenzionali

Logo Chiesa ValdeseL’officina dei linguaggi non convenzionali 2022/2023

A1. COORDINAMENTO

A1.1 Coordinamento organizzativo
Organizzazione operativa e calendarizzazione delle attività, gestione di progetto, controllo dell’avanzamento dei lavori rispetto alla calendarizzazione prevista, verifica in itinere dei risultati raggiunti, controllo del budget, raccolta e predisposizione del materiale per la rendicontazione finanziaria e non finanziaria, a cura del Presidente di Bambini in Braille. Predisposizione, somministrazione e raccolta di questionari dedicati alla customer satisfaction, nonché alla valutazione dell’impatto ai beneficiari e alle famiglie.

A1.2 Raccolta delle iscrizioni e creazione gruppi di lavoro
2 volontari di Bambini in braille si occuperanno di raccogliere le domande di iscrizione ai diversi laboratori, pervenute in associazione a seguito di una campagna di promozione dell’offerta didattica, sia per quando riguarda le attività di gruppo che per i percorsi individualizzati. Per quanto riguarda questi ultimi i volontari, organizzeranno poi i contatti con la Dott.ssa Bresciani, per un consulto privato e una presa in carico volti alla definizione del percorso terapeutico più adatto alle esigenze del bambino/ragazzo. Per quanto riguarda le sessioni di gruppo si passerà invece alla creazione dei gruppi di lavoro, con particolare attenzione al numero massimo di partecipanti per ogni sessione consentito dai protocolli in vigore.

A1.3 Co-progettazione e monitoraggio del percorso ludico-terapeutico
Il team di professionisti responsabili dei diversi laboratori, guidato dal coordinatore del progetto Dott.Pantaleo, si riunirà 1 volta al mese in incontri di 2 ore ciascuno. In primis si occuperà di organizzare gli atelier, sia a livello contenutistico che formale, per poi dedicarsi alla definizione dei percorsi terapeutici individualizzati per gli utenti segnalati dalla Dott.ssa Bresciani e al monitoraggio e la verifica dei risultati raggiunti, nonché all’eventuale ricalibrazione degli interventi terapeutici sulla base di specifiche esigenze o problematiche emerse. L’equipe si occuperà inoltre della definizione dei contenuti e delle modalità di raccolta dei dati utili alla valutazione di impatto, in modo che gli strumenti di rilevazione siano strutturati in maniera adeguata per i target individuati.

A1.4 Supporto psicopedagogico famiglie
La Dott.ssa Bresciani, effettuerà 1 incontro preliminare con gli utenti e le loro famiglie, a fronte di esigenze di intervento individualizzato, che verrà definitivo in sede di equipe. Inoltre, la pedagogista offrirà un servizio di supporto psicopedagogico costante agli utenti e alle famiglie, monitorando il percorso intrapreso e facendosi “ponte” fra l’equipe e i beneficiari.

Risultati azione A1
Attività organizzate e calendarizzate, iscrizioni raccolte, contatti con la psicopedagogista organizzati, gruppi di lavoro misti creati, controllo dell’avanzamento dei lavori rispetto alla calendarizzazione prevista svolto, raggiungimento dei risultati previsti verificato, budget gestito e controllato, materiale per la rendicontazione e valutazione predisposto e raccolto, almeno 10 riunioni di staff svolte, almeno 135 ore di supporto psicopedagogico erogate.

Obiettivo azione A1
Rafforzamento del coordinamento a tutti i livelli: organizzazione generale del progetto, corretta gestione dell’intervento terapeutico, supporto alle famiglie e care-giver, monitoraggio del gradimento e dell’efficacia degli interventi e dell’impatto prodotto.

A2. ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Set di attività ludico-educative, proposte ad integrazione dei tradizionali percorsi abilitativi, riabilitativi e socializzanti, e basate sui cosiddetti linguaggi non convenzionali. Si tratta di un percorso integrato, nel quale arte, musica, danza si incontrano in un progetto di globalità dei linguaggi, supportato e amplificato dai benefici derivanti dal contatto con la natura, che da un lato origina momenti creativi qualitativi, e dall’altro stimola, attraverso un approccio sistemico, l’elaborazione e l’espressione di pensieri, vissuti ed emozioni che non si riescono a far emergere e comunicare a livello verbale nei contesti quotidiani. Accanto alle ben rodate attività di arteterapia, danzaterapia e musicoterapia, si sono sviluppate diverse attività di avvicinamento alla natura, fra cui l’Atelier di ortoterapia e aromaterapia e di Land Art, che coniugano perfettamente stimolo artistico-manuale con la scoperta e l’utilizzo degli elementi naturali e la stimolazione dei 5 sensi. Queste attività si svolgeranno nel giardino dell’associazione, recentemente riqualificato e reso pienamente accessibile proprio a questo scopo. Tutte le attività laboratoriali saranno aperte a bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, con e senza deficit, allo scopo di stimolare una relazione empatica basata sulla condivisione delle medesime attività e la realizzazione di uno spazio di benessere all’insegna dell’inclusione. I laboratori si svolgeranno presso la sede dell’associazione due volte a settimana dalle ore 15:00 alle ore 20:00, con una durata di 45-75 minuti per gruppo a seconda della tipologia di attività, e verranno condotti da professionisti qualificati, coadiuvati da volontari dell’associazione.

A2.1 Atelier di ortoterapia e aromaterapia
Attività di avvicinamento alla natura, pienamente inserita nel percorso terapeutico e riabilitativo dedicato ai linguaggi non convenzionali, che, oltre a dare l’opportunità agli utenti di trascorrere del tempo libero all’aria aperta a contatto con la natura, favorisce la partecipazione attiva e la cooperazione con gli altri membri del gruppo ed apporta numerosi benefici a livello psicomotorio. Nello specifico, le attività di preparazione del terreno, della semina e di cura delle piante sono da stimolo per i 5 sensi, per il movimento, per la coordinazione occhio mano e aiutano nel dosaggio della forza, mentre l’acquisizione di nozioni sulle piante sull’utilizzo di strumenti di lavoro manuale aumentano la capacità di apprendimento oltre a stimolare la memoria, la concentrazione, l’attenzione, la capacità di svolgere un compito nella giusta sequenza. Inoltre, stabilendo un contatto con la terra e la natura in uno spazio verde, vi è un rafforzamento dell’autostima e della fiducia poiché dal suo impegno nel far crescere una pianta o coltivare un terreno trae successivamente soddisfazione nel vedere i risultati delle sue azioni. Nell’ambito di questa attività si organizzeranno almeno 4 appuntamenti di aromaterapia, nei quali, attraverso la presentazione di diverse piante aromatiche (secondo stagionalità) e la costruzione di piccole attività ludico-educative ad hoc, si vuole stimolare i sensi dei partecipanti, in primo luogo l’olfatto. L’attività si svolgerà nel giardino sensoriale, che presenta un’area dedicata alla coltivazione, presso la sede di Bambini in braille, e sarà condotta da un educatore specializzato, coadiuvato da 2 volontari dell’associazione.

A2.2 Atelier di Land Art
Attività di arteterapia, da svolgere prettamente all’aria aperta attraverso l’utilizzo di elementi naturali nella creazione artistica. I benefici specifici di questa tipologia di intervento, da affiancare a quelli dell’arteterapia tradizionale, derivano dal contatto diretto fra i beneficiari e l’ambiente naturale, toccando la sfera sensoriale, attraverso lo stimolo di tutti e 5 i sensi, e la sfera emotiva, attraverso l’attenuazione di ansia, rabbia e stress. L’attività si svolgerà presso il giardino sensoriale dell’associazione e sarà affidata all’arteterapeuta Dott.ssa Sandri, coadiuvata da 2 volontari.

A2.3 Atelier di arteterapia
L’arteterapia è una pratica che, attraverso la produzione artistica, ed in particolare il disegno, la pittura, i collage, la semplice colorazione o la scultura, cerca di stimolare la creatività dell’utente e la sua capacità comunicativa. Questo processo terapeutico non riguarda il valore artistico del lavoro, ma piuttosto la ricerca di associazioni tra le scelte creative fatte e la vita interiore dell’utente, allo scopo di far emergere e veicolare stati d’animo, ricordi e pensieri per chi fatica a farlo nei modi più convenzionali. In particolare, nei casi di disabilità visiva, la creazione plastica contribuisce alla costruzione di una mappa spaziale, dando forma e materia alle creazioni simboliche e dunque accesso ad un’esperienza estetica connessa alla forma e favorisce lo sviluppo di funzionalità tattili, vicariando la vista. Il modello scientifico di riferimento è il Modello Polisegnico. L’atelier di arteterapia verrà condotto dalla Dott.ssa Pasini (per utenti da 6-11 anni) e dalla Dott.ssa Sandri (per utenti da 12-18 anni) con l’ausilio di 2 volontari di Bambini in braille, che si alterneranno nei diversi appuntamenti.

A2.4 Atelier di musicoterapia
La musicoterapia è un approccio che utilizza la musica, il suono o il ritmo come strumento di comunicazione non verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo e terapeutico, mirando a stimolare le funzioni residue e le potenzialità dell’individuo, in modo da migliorarne le capacità psicofisiche e relazionali. Essa consente l’instaurazione di un rapporto profondo tra utente e terapista, permettendo al primo di esprimere con un linguaggio fisico, sentimenti ed emozioni che spesso restano intrappolate e faticano a trovare una voce, necessariamente mediata attraverso il canale logico e razionale. L’esperienza sonoro-musicale offre alle persone con deficit visivo la possibilità di migliorare la propria empatia sonora e la propria capacità relazionale attraverso l’ottimizzazione della relazione spaziotemporale, nonché la propria capacità di coordinazione orecchio – occhio – mano, orecchio – occhio – piede, fondamentale nella situazione della cecità o di un modo particolare e soggettivo di vedere, attraverso la padronanza strumentale. Gli atelier di musicoterapia saranno guidati dal Dott. Bonardi e dalla Dott.ssa Giaconia, con l’ausilio di 2 volontari di Bambini in braille che si alterneranno nei diversi appuntamenti.

A2.5 Atelier di danzaterapia
La Danzaterapia è un percorso di riappropriazione del linguaggio corporeo attraverso stimoli creativi che favoriscono il ricongiungimento del movimento alla sfera emotiva dell’utente. La danza, dunque, in questo contesto, non è solo un’arte applicata, bensì deve essere intesa con un significato più ampio che coniuga il movimento, l’energia cinetica del corpo e il vissuto emotivo della persona, attraverso la realizzazione di risposte corporee dove la gioia crea fluidità dei movimenti e libertà del corpo, del torace, delle braccia e anche dello sguardo. Attraverso il corpo, l’utente lascia emergere quel mondo interiore che solitamente è muto o, quanto meno, emerge con estrema difficoltà attraverso le parole. Accrescere il vocabolario corporeo è molto importante, in quanto serve ad accedere a nuove dimensioni della coscienza di sé, abbandonare gradualmente la rigidità, la paura e l’instabilità, stimolare l’energia psicofisica e sviluppare competenze relazionali. L’approccio terapeutico di riferimento è il modello Maria Fux. L’atelier di danzaterapia sarà guidato dal Dott.ssa Bonetta, con l’ausilio di 2 volontari di Bambini in braille che si alterneranno nei diversi appuntamenti.

Risultati azione A2
Almeno 1000 ore complessive di atelier organizzate e svolte.

Obiettivo azione A2
Promozione del benessere psicofisico e relazionale dei partecipanti ai laboratori, con e senza deficit.

A3. COMUNICAZIONE
A3.1 Divulgazione offerta educativa
Attività di divulgazione dell’offerta educativa proposta dall’associazione per l’annualità 2022/2023, sia attraverso i canali web e social di Bambini in braille, sia attraverso il contatto diretto (telefonata a freddo, mailing) a realtà socio-culturali del territorio. In quest’attività saranno coinvolti il Vicepresidente dell’associazione e 2 volontari.

A3.2 Promozione delle attività progettuali
Attività di storytelling delle iniziative di progetto sui canali web e social dell’associazione, a cura della Vicepresidente e 2 volontari, attraverso la pubblicazione di immagini, video e testimonianze di terapeuti, utenti e volontari impegnati negli atelier. Nello svolgimento di queste attività si avrà cura di evidenziare opportunamente l’apporto dell’OPM Valdese alla realizzazione del progetto, secondo le linee guida relative alla visibilità. L’attività di comunicazione si inserirà nella strategia di fundraising dell’Associazione, volta alla sostenibilità e l’evoluzione nel tempo delle iniziative messe in campo.

Risultati azione A3
Offerta educativa divulgata, almeno 30 realtà socio-culturali contattate, almeno 30 post realizzati.

Obiettivo azione A3
Informazione e sensibilizzazione della cittadinanza circa l’attività svolta, raggiungimento di nuovi potenziali partecipanti ai laboratori.

Cronoprogramma attività

cronoprogramma

Insieme per costruire personalità autonome e consapevoli..